Detrazioni figlio a carico: cosa cambia con la nuova legge 46/2021

Ci sono nuove misure per favorire la natalità e sostenere le famiglie: la legge 46/2021 mette ordine tra le diverse attività per ottenere detrazioni dei figli a carico introducendo un bonus universale. Cosa accade a chi vuole chiedere una cessione del quinto?

detrazione figli a carico

Come molti sanno, la nuova legge 46/2021 entrata in vigore nel mese di marzo 2022 – relativa alle misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale – introduce una serie di novità interessanti. Soprattutto perché l’argomento è sempre al centro delle attenzioni di chi ha un bilancio familiare da gestire e vuole scoprire come sfruttare al meglio le detrazioni dei figli a carico.

Cosa sappiamo rispetto alla detrazione fiscale che spetta a chi ha una famiglia? Ci sono dei limiti e delle regole da seguire? Ma, soprattutto, cosa cambia con le nuove indicazioni introdotte dalla legge 46/2021 nella quale troviamo anche l’assegno unico e universale? Ecco qualche dettaglio utile per affrontare questo argomento specifico.

Cosa sono le detrazioni dei figli a carico

Con questo termine intendiamo, in linea generale, una serie di misure volte ad agevolare la natalità e il sostentamento dei figli. Questo argomento, da sempre, entra nelle agende politiche e sociali: l’Italia è un paese a rischio decrescita. Non nascono abbastanza bambini a causa delle difficili condizioni economiche.

Ma anche della forte instabilità del lavoro. Per ovviare a questi problemi, lo stato ha definito una serie di detrazioni per i figli a carico che consentono di risparmiare su alcune spese e ottenere assegni, bonus e somme una tantum o con una frequenza stabilita. Il risultato: una selva di benefici utili ma difficili da inquadrare.

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Cosa cambia con la legge 46/2021

Il sistema della detrazioni figli a carico era basato su facilitazioni fiscali e ANF, assegni nazionali familiari per i lavoratori dipendenti. Poi si aggiungevano interventi sporadici come il contributo dei Comuni per le famiglie con 3 e più figli minori e ISEE molto bassi. C’era anche l’assegno di natalità di 12 mesi e il premio alla nascita di 800 euro (bonus bebè). Tutto questo è stato eliminato per fare spazio a un altro intervento:

“Dalla soppressione di questi strumenti (…) derivano risorse impiegabili per l’AUU per quasi 13 miliardi che si sommano ai 6 miliardi aggiuntivi stanziati dalla Legge di bilancio per il 2021”

Dal MEF arriva una spiegazione chiara del nuovo orientamento intrapreso per le detrazioni dei figli a carico. In sintesi, con la legge 46/2021 tutte queste facilitazioni si riassumono in un assegno universale – quindi può essere richiesto da tutti a prescindere dal reddito e dal rapporto lavorativo – che viene regolato in base all’ISEE.

A quanto ammonta l’assegno unico?

Queste sono le somme che spettano per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni: l’importo mensile base parte da 175 euro mensili a figlio con 15 mila euro di ISEE.

A quota 40 mila euro si riduce del 6% fino ad arrivare a 50 euro ogni 30 giorni che è anche la somma che spetta a chi non presenta l’ISEE. Sembra una buona soluzione per sostenere le spese nel lungo periodo e non solo nel momento in cui il bambino nasce, le proiezioni sono chiare se osserviamo il grafico di valutazione del MEF.

detrazioni figli a carico

Ecco i benefici annuali in funzione del reddito di una famiglia monoreddito da lavoro dipendente, senza patrimonio e con 2 figli. I vantaggi sono osservabili praticamente per qualsiasi condizione, dalla più svantaggiata a quelle con dei privilegi in più.

Cosa accade a chi chiede una cessione?

Tutto questo è utile per chi ha dei figli ma bisogna valutare anche l’influenza sulla possibile richiesta della cessione del quinto, il finanziamento che permette di ottenere liquidità immediata prendendo la rata mensile direttamente dallo stipendio. Anche se sei un cattivo pagatore. Cosa accade alla richiesta con queste novità?

Il quinto dello stipendio utilizzabile per le operazioni di finanziamento con cessione va a diminuire. E c’è il rischio di fare calcoli errati per la valutazione della rata che verrà presa in automatico nel tempo, con relativa sorpresa nel ritrovarsi con un preventivo ben differente. Bisogna fare molta attenzione al calcolo delle rate da versare per le pratiche dei dipendenti statali con stipendio gestito da NoiPa.

Da leggere: come si calcola la pensione

Hai bisogno di una consulenza?

Come sempre accade, ci sono tanti aspetti da valutare quando si chiede una cessione del quinto. Una forma di finanziamento comoda e facile da ottenere anche se hai una segnalazione al CRIF, ma non sempre la strada è priva di intoppi. Vuoi una consulenza per ottenere in breve tempo una valutazione delle tue possibilità di credito?

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Educazione finanziaria

Silvio Parisella

Sono un agente finanziario specialist inscritto all'albo OAM A4128. Mi occupo di prestiti dal 2005 con particolare attenzione al comparto sanità. Ho finanziato migliaia di medici, infermieri presenti in tutta Italia attraverso i prodotti di Prexta S.p.A. Gruppo Bancario Mediolanum. I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro.
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