Quante cessioni del quinto puoi fare?

Quando si stipula un contratto per aprire una cessione del quinto potrebbe essere necessario un passo successivo? E un'evoluzione del finanziamento? Quindi la domanda è chiara: si può aprire anche una seconda cessione del quinto di pensione o stipendio?

quante cessioni del quinto si possono fare

Non è facile immaginare subito quante cessioni del quinto si possono fare, c’è sempre un dubbio relativo al numero di richieste che sono ammesse. D’altro canto questo tipo di finanziamento non finalizzato – quindi non devi giustificare per quale scopo usi la liquidità – è molto facile da ottenere. Soprattutto se sei dipendente con contratto a tempo indeterminato, meglio ancora se lavori nell’amministrazione pubblica.

In questo caso, infatti, sei iscritto al circuito NoiPA. Ovviamente possono fare richiesta anche altri tipi di contratti di lavoro, quelli a tempo determinato devono chiudere l’ammortamento delle rate prima del termine dell’impiego. Ma il dubbio, nonostante queste prime indicazioni, rimane: quante cessioni del quinto si possono fare?

Andiamo per ordine, ci sono dei punti da chiarire prima di dare la risposta. Che può essere utile quando ti chiedi come ottenere un prestito se sei segnalato al CRIF.

Quante volte si può chiedere la cessione?

La prima definizione da chiarire: si può richiedere più volte questo finanziamento? La risposta è chiara: non ci sono limiti al numero di prestiti che si può ottenere.

Ovviamente se, una volta terminato l’ammortamento del primo contratto, persistono le condizioni per ottenere il prestito. Ad esempio? Ho chiesto una cessione che ho terminato di pagare nell’arco di 2 anni. E – a parità di condizioni – subito dopo ne voglio chiedere un’altra. Ebbene, nulla mi può impedire di ottenerla senza problemi.

Da leggere: come avere un prestito se non hai busta paga

Si può rinnovare la cessione del quinto?

Nel momento in cui la cessione del quinto è ancora in corso puoi chiedere una rinegoziazione del finanziamento per rinnovare il prestito. Questo per avere un piano di ammortamento più lungo e ricevere una somma di denaro extra.

La soluzione del rinnovo può essere chiesta quando è stato restituito almeno i 2/5 del dovuto e si sia rimborsato il 40% del prestito. Come funziona questo processo?

Quante cessioni del quinto possono essere chieste? In questo caso non c’è sovrapposizione ma sostituzione. Una parte del nuovo prestito estingue il vecchio, quello che resta è il credito che può essere utilizzato come si preferisce. 

Quante cessioni si possono fare insieme?

Puoi ottenere fino a due finanziamenti, è il massimo consentito dall’ordinamento italiano. Questa condizione prende il nome di doppia cessione del quinto.

Questa soluzione è nota anche come prestito con delega, perché – come suggerisce l’art 129 del Codice Civile, si presenta una vera e propria delegazione di pagamento.

Sostituendo il debitore originario con un terzo puoi duplicare il finanziamento e aggiungere un’ulteriore quota al prelievo mensile. Questo fino a raggiungere il 40% a fronte del 20% base che viene proposto con la cessione del quinto standard.

Da leggere: differenza tra prestito personale e cessione del quinto

Vuoi raddoppiare la tua cessione del quinto

Ecco quante cessioni del quinto puoi chiedere: un numero infinito nel momento in cui restituisci l’ultima rata, due contemporaneamente se vuoi maggiore liquidità nello stesso momento. Se invece vuoi prolungare l’ammortamento?

In questo caso puoi puntare alla rinegoziazione del prestito. In ogni caso puoi scrivermi per avere maggiori informazioni e ottenere il tuo prestito migliore.

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Prestiti e cessioni

Silvio Parisella

Sono un agente finanziario specialist inscritto all'albo OAM A4128. Mi occupo di prestiti dal 2005 con particolare attenzione al comparto sanità. Ho finanziato migliaia di medici, infermieri presenti in tutta Italia attraverso i prodotti di Prexta S.p.A. Gruppo Bancario Mediolanum. I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro.
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