Prestiti MIUR per insegnanti, cosa sapere?
Ci sono determinati prestiti che si configurano come una strada preferita per insegnanti e professori (ma non solo). Sono i finanziamenti del MIUR pensati per chi lavora nella Pubblica Istruzione. Vuoi maggiori informazioni rispetto a questo argomento?
I prestiti MIUR per insegnanti sono pensati per la categoria di professionisti che appartiene, come puoi ben immaginare, all’ambito della pubblica istruzione.
Spesso i dipendenti statali, dalle Forze dell’Ordine agli operatori comunali, hanno delle condizioni vantaggiose per ottenere un finanziamento adeguato alle proprie esigenze. Non a caso abbiamo parlato negli ultimi articoli del prestito NoiPA.
Benefici particolari valgono anche per i dipendenti che prestano servizio nelle scuole e nelle università italiane. Cosa sapere su questo tipo di prestito agevolato e vantaggioso? Ecco una guida per approfondire i finanziamenti MIUR per insegnanti.
Indice
Cosa sono i prestiti MIUR per insegnanti
Con questo termine intendiamo i finanziamenti istituiti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (ovvero il MIUR) dedicati ai dipendenti scolastici.
I prestiti del MIUR hanno dei vantaggi rispetto al tasso e alla rata di restituzione. Inoltre si incassano in tempi molto ridotti. Ovviamente ci sono dei limiti chiari.
Il principio di questo tipo di prestito è che non può essere richiesto da chiunque ma solo da chi dimostra di operare nel mondo dell’istruzione italiana. Ora è importante capire quali sono i requisiti per ottenere questo tipo di finanziamento.
Da leggere: come funziona la cessione del quinto per gli statali
Chi può ottenere i prestiti dal MIUR?
Il finanziamento in questione si basa sulla convenzione tra Ministero dell’Istruzione e le varie banche che erogano finanziamenti per concedere prestiti agevolati ai propri dipendenti. Ma quali sono le figure che hanno diritto ai prestiti MIUR per insegnanti?
- Personale didattico di scuole e università.
- Personale amministrativo, tecnico e ausiliario
- Ricercatori che prestano servizio in ambito scolastico.
Quindi i prestiti MIUR non riguardano solo i professori, ovvero gli insegnanti della Pubblica Istruzione a pieno titolo con cattedra e ruolo, ma anche ogni forma di lavoratore dipendente in scuole e università come ad esempio chi fa supplenze.
Il prestito del MIUR è rivolto anche al personale ATA, ovvero chi: “Svolge funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza collegate all’attività delle istituzioni scolastiche” (fonte www.miur.gov.it).
Caratteristiche tecniche del finanziamento
Il prestito MIUR è erogato con formula del cessione del quinto con distribuzione delle rate che vanno da 24 a 120 mesi, per importi da 5.000 fino a 75.000 euro. L’importo della rata è automaticamente prelevato dallo stipendio e corrisponde al suo 20%.
Esiste la possibilità di chiedere il prestito con delega (doppia cessione del quinto dello stipendio) e raddoppiare l’importo raggiungendo il 40% della mensilità.
Quali sono i vantaggi principali?
Chi chiede un prestito al MIUR lo fa per cogliere le opportunità di un finanziamento agevolato. Il quale consente di ottenere dei benefici interessanti sotto diversi punti di vista. Possiamo dire che i vantaggi dei prestiti MIUR per insegnanti sono:
- Tasso d’interesse agevolato.
- Rata stabile nel tempo.
- Assicurazione inclusa.
- Nessuna richiesta di garanzia o ipoteca.
- Tempi di erogazione ridotti.
- Formula cessione del quinto.
Chi chiede questo tipo di finanziamento, infatti, si appoggia alla ben nota cessione del quinto dello stipendio che consente di restituire la rata stabilita attraverso un meccanismo semplice e diretto: la trattenuta automatica dalla retribuzione.
I tempi possono essere distribuiti nel corso di 10 anni con 120 rate che non superano il 20% del salario. Il prestito del MIUR per gli insegnanti permette di affiancare anche altri finanziamenti attivi proprio perché è garantito dal contratto di lavoro.
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Come chiedere un prestito MIUR
Per ottenere un finanziamento presso quest’organo basta rivolgersi a una finanziaria in convenzione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con una serie di documenti base: carta d’identità – o qualsiasi altra soluzione alternativa – ultima busta paga e tessera sanitaria. Ovviamente ci sono delle strade agevolate.
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