Cessione del quinto: dipendenti privati in piccole aziende o ditte individuali

Esistono diversi aspetti da valutare per chiedere la cessione del quinto se sei dipendente di un'azienda privata. Quali sono i punti decisivi? Ecco cosa devi sapere se vuoi un finanziamento e hai un contratto di lavoro fuori dalla Pubblica Amministrazione.

Cessione del quinto per dipendenti privati

La cessione del quinto per dipendenti privati è un tipo di finanziamento indispensabile per chi non lavora con la Pubblica Amministrazione ma vuole strutturare la comodità del prestito basato su questa semplice gestione delle rate.

Nell’immaginario collettivo, la cessione del quinto dello stipendio si configura come un prestito tipico per chi lavora in veste di dipendente statale a tempo indeterminato. O è pensionato INPS (ex INPDAP). In realtà non è così, ci sono delle possibilità.

Non esistono vincoli relativi al datore di lavoro, c’è l’opzione di chiedere una cessione del quinto per dipendenti privati. Quali sono i vincoli e le condizioni? Cosa sapere su questa forma di finanziamento così diffusa e apprezzata dal pubblico?

Differenza tra tipologie di dipendenti

Il primo punto da chiarire: non ci sono reali differenze tra impiegati del settore pubblico o privato per quanto riguarda la fattibilità della cessione del quinto. L’importante è avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato attualmente attivo.

In questo caso è facile accedere alla cessione del quinto per dipendenti privati. Chi lavora nella Pubblica Amministrazione ha dei vantaggi dovuti a speciali convenzioni (ad esempio NoiPA) però non ci sono particolari distinzioni in termini operativi.

La vera differenza sussiste tra dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato e indeterminato. Nel primo caso, infatti, c’è un obbligo temporale da rispettare: l’ammortamento del prestito – ovvero la restituzione delle rate – deve terminare prima del contratto. Per il resto ci sono solo alcune verifiche da effettuare.

Da leggere: cessione del quinto per forze armate e militari

Valutazione dell’azienda in cui lavori

Altra distinzione tra cessione del quinto per dipendenti privati e pubblici: la valutazione dell’azienda in cui sei stato assunto. Il punto è legato ad alcune riflessioni.

Bisogna osservare dimensioni e affidabilità di chi deve pagare la rata e anticipare gli interessi più il capitale al posto tuo. In sintesi: sappiamo che della Pubblica Amministrazione ci possiamo fidare. Vale lo stesso per l’azienda che ti ha assunto?

Ci possono essere casi di cessioni del quinto a impiegati privati rifiutate perché, ad esempio, l’azienda con la quale ha un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato ha meno di 16 dipendenti. Oppure è stata appena costituita.

Anche l’assicurazione obbligatoria per la cessione del quinto, quella a rischio impiego, può dare parere negativo sull’azienda perché non ha alcuni requisiti fondamentali – patrimonio netto, bilancio – a norma. Quindi non vuole correre il pericolo.

Caratteristiche del lavoratore dipendente

Ci sono alcuni aspetti da valutare anche nel profilo dell’impiegato di un’azienda privata che chiede una cessione del quinto dello stipendio. In primo luogo non deve essere un neoassunto e ha bisogno di un TFR consistente che faccia da garanzia.

Questo è necessario in caso di insolvenza o incapacità di pagamento. Se ancora non è maturato – o è stato chiesto in anticipo – potrebbero esserci dei problemi.

Lo stesso vale per i dipendenti che non hanno un contratto di lavoro stabile e che, ad esempio, sono in una fase apprendistato o stage. Al netto della rata, deve rimanere un importo al di sopra della soglia minima stabilita a norma di legge per la sussistenza.

Posso chiedere la doppia cessione?

Sì, se sei dipendente privato e soddisfi tutti i requisiti puoi ottenere anche il prestito con delega, in pratica la doppia cessione del quinto dello stipendio con relativo impegno di una percentuale superiore del mensile (il 40%). Interessante, vero?

Come funziona con ditte individuali?

Questo è un punto molto combattuto. Abbiamo detto che le cessioni del quinto come dipendente sono possibili ma per aziende con oltre 16 persone all’attivo (soglia per uscire dalla definizione di piccola impresa). In realtà è possibile lavorare con altre forme di impresa ma è la banca o la finanziaria a decidere quale soglia applicare.

Le piccole aziende possono avere problemi in fase di restituzione del debito. Spesso vengono escluse dalla platea dei possibili beneficiari di una cessione del quinto per dipendenti privati di ditte individuali o comunque con meno di 16 stipendiati.

Anzianità lavorativa e TFR accantonato possono essere un elemento discriminante, resta il fatto che molte finanziarie e banche preferiscono evitare cessioni del quinto ad aziende con meno di 16 impiegati.

Da leggere: come avere un prestito senza busta paga

Vuoi chiedere una cessione del quinto?

Di sicuro per i salariati della Pubblica Amministrazione tutto diventa più facile e veloce. Banche e società finanziarie danno massimo credito allo Stato e, di conseguenza, accettano senza problemi i dipendenti statali o parastatali che chiedono in finanziamento come la cessione del quinto dello stipendio.

Si può fare anche nel privato, bisogna solo lavorare bene con le garanzie e muovere i passi giusti per velocizzare le pratiche. Noi siamo qui per questo, contattaci per avere la migliore cessione del quinto anche se sei protestato e segnalato al CRIF.

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Prestiti e cessioni

Silvio Parisella

Sono un agente finanziario e business coach. Mi occupo di prestiti dal 2006, mi sono specializzato nel prodotto cessione del quinto per dipendenti e pensionati. Ho finanziato migliaia di clienti in tutta Italia.
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